Con il passare dei giorni si manifestano in tutta la loro portata i gravissimi danni arrecati dal maltempo alla montagna veneta e non solo. Centri abitati, viabilità principale e secondaria, mulattiere e sentieri sono interessati da crolli, frane, smottamenti e tantissimi alberi caduti.

Una veloce ricognizione aerea del Soccorso Alpino effettuata il 31 ottobre nel Bellunese ha evidenziato come la rete sentieristica sia gravemente compromessa, soprattutto per la caduta di numerosissimi alberi che ne impediscono la fruizione in sicurezza.

Tutto il territorio bellunese è pesantemente compromesso ma anche il Trentino e l’Alto Adige. La criticità è massima nell’Agordino, nello Zoldano, nel Cadore e nel Comelico, ma anche  nelle vicine valli del Primiero.

La Sezione di Asiago ci ha comunicato che nell’Altopiano dei Sette Comuni tutte le strade forestali e i sentieri sono praticamente impercorribili per caduta piante.

Si raccomanda quindi di non intraprendere viaggi e tantomeno escursioni in montagna.

Lasciamo la viabilità quanto più possibile libera per i movimenti dei soccorsi, delle forze dell’ordine e di tutti coloro che sono impegnati nelle opere di contenimento dei danni e di ripristino.

Tanto più, non avventuriamoci nei sentieri, mettendo a repentaglio la nostra vita e quella altrui.